Un viaggio perfetto per chi ama la solitudine, gli spazi sconfinati, la natura selvaggia e i più remoti villaggi di pescatori: tutto questo e molto di più è l’Arctic Coast Way in Islanda.
Un percorso di recente inaugurazione, visto che la strada è stata aperta solo nel giugno 2019, ma perfetta per costruire un itinerario del tutto personale alla scoperta della parte più vera di questa remota nazione.
L’Arctic Coast Way copre un percorso di 900 km, fiancheggiando tratti di costa inviolati e mostrando paesaggi unici al mondo, in grado di entrare nel cuore di chiunque decida di avventurarsi lungo questa strada. Il punto di partenza è Hvammastangi, quello di arrivo Bakkafjordur attraversando ben 6 penisole caratterizzate da lunghe spiagge scure, fiordi, scogliere, paesini sperduti e fiumi glaciali, senza considerare che spesso si arriva a sfiorare il Circolo Polare Artico.
A seconda del tempo a disposizione si può percorrere l’Arctic Coast Way per intero o suddividendola in differenti itinerari più brevi.
Cosa tratteremo
L’ inizio del viaggio: la penisola di Vatnsnes
La zona è ben nota per la presenza di molte balene che possono essere avvistate grazie ai vari tour in barca che partono da questa penisola. Il viaggio continua, poi, per la strada costiera 711, lunga circa 80 chilometri, che si sviluppa toccando le colline di Vatnsnes.
Giunti proprio sulla punta della penisola, vale la pena andare ad ammirare l’imponente faraglione di Hvitserkur dove non è raro poter osservare gruppi di foche che si intrattengono sugli scogli per godere di un po’ di sole. il piccolo insediamento di Geitafell offre l’opportunità di fermarsi per una bevanda calda prima di riprendere il percorso.
Skagafjordur è una zona ricca di intrattenimenti e bellezze da vedere; si può fare una piccola deviazione dalla statale 76 per fino ad arrivare ad Hòlar, una tranquilla località dove si trova una cattedrale costruita nel 1759 in stile tardo barocco.
Si tratta, comunque, di un posto remoto adatto soprattutto per chi ama l’escursionismo, grazie alla presenza di sentieri che portano in luoghi tutti da scoprire. La statale 76 prosegue anche a nord verso Hofsòs, un altro piccolo centro abitato da pescatori, con piscine affacciate direttamente sul fiordo.
Akureyri e l’Eyjafjordur
Akureyri è la seconda città più grande dell’Islanda, dopo la capitale, e rappresenta un centro commerciale importante per tutto il nord.
Questo è anche il punto di partenza ideale per esplorare i luoghi di interesse della zona come il lago Myvatn ed il Parco Nazionale di Jokulsàrgljùfur. La città è divisa in due parti: quella con il centro, il porto e la zona commerciale a nord e quella periferica a sud dove si trovano i musei, l’orto botanico e la chiesa principale.
Akureyri si trova nell’Eyjafjordur, il fiordo più lungo dell’Islanda, dove si possono avvistare le balene che solcano le acque fredde. Qui si trova anche l’isola di Hrísey, raggiungibile con i traghetti.
Hùsavìk e Tjornes
Hùsavìk è una bella città portuale ubicata in una posizione molto pittoresca; è nota per il suo centro di osservazione delle balene, ma anche per i musei, l’architettura delle sue case e le montagne che dominano la baia.
Qui ci si può anche fermare per qualche ora di relax nelle sorgenti termali calde.
Proseguendo sulla SS 85 si giunge alla penisola di Tjornes, molto interessante da un punto di vista geologico per la presenza di fossili lungo le scogliere, ma anche per osservare varie specie di uccelli marini.
Asbyrgi e Melrakkaslètta
Il canyon di Asbyrgi è frutto di una intensa attività vulcanica, al confine con il Parco Nazionale di Vatnajokull.
Il canyon è stato plasmato e modificato dallo scorrere del secondo fiume più importante dell’Islanda, lo Jokulsà à Fjollum, con una tipica forma a ferro di cavallo. I turisti possono percorrere alcuni sentieri che arrivano a dei punti panoramici che regalano viste mozzafiato.
Muovendosi verso le penisole più a nord si arriva a pochissima distanza dal Circolo Polare Artico, su una strada molto interessante anche perché poco frequentata e fuori dai percorsi turistici classici. La strada costiera 870 passa proprio per la cosiddetta Pianura della Volpe Artica, la Melrakkaslétta, ricca di laghetti ed aree paludose, paradiso per un gran numero di volatili. Da non perdere, poi, l’Arctic Henge, ovvero gli archi di pietra vicino a Raufarhofn che si affacciano sul mare.
Percorrendo l’Arctic Coast Way bisogna porre attenzione ad alcuni tratti non asfaltati, magari con buche profonde che rendono necessario un modello di auto adeguato, magari una 4×4.