La Puglia è una delle regioni più belle e sorprendenti d’Italia, che regala sorprese e belle scoperte a chiunque decida di visitarla. Dal Salento più a sud, fino ad arrivare al Gargano a nord, non si contano i luoghi meritevoli di visita e proprio nel cuore della regione sorge l’incantevole Valle d’Itria. Si tratta di una sorta di depressione di origine carsica che si colloca tra la Murgia meridionale e le province di Bari, Taranto e Brindisi: il paesaggio è da togliere il fiato, con distese di uliveti e vigneti delimitati dai caratteristici muretti a secco e gli immancabili trulli, che con i loro tetti conici punteggiano abbondantemente questa verdeggiante valle.

La soluzione più comoda è arrivare in aereo. Gli aeroporti più vicini sono quelli di Bari e Brindisi. E non si ha un mezzo? Basterà utilizzare uno dei tanti servizi che permettono il noleggio auto all’aeroporto di Brindisi anche senza carta di credito, per poi muoversi in autonomia e tranquillità.

Alberobello

Percorrendo le tortuose stradine che attraversano la Valle d’Itria si ha la possibilità di fermarsi in alcuni dei borghi più belli non solo della Puglia, ma di tutta Italia e tra questi non si può non citare Alberobello. Dichiarato Patrimonio dell’UNESCO, il centro storico di questa cittadina è un tripudio di trulli, costruzioni con i tetti conici formati da pietre grigie chiamate chiancarelle.

Passeggiando sui vicoli e le scalinate, si costeggiano trulli ancora utilizzati come abitazioni e altri riconvertiti in botteghe artigianali e ristorantini. La stessa Chiesa di S. Antonio da Padova nel pittoresco Rione Monti è un gigantesco trullo, non lontano dai caratteristici Trulli Siamesi, uniti dallo stesso tetto.

Molto meno turistico, ma allo stesso molto affascinante, è il Rione Aia Piccola, che peraltro ospita i quindici trulli comunicanti di Casa Pezzolla e il Trullo Sovrano a due piani.

Le Grotte di Castellana

Non lontano da Alberobello c’è un’altra meta imperdibile della Valle d’Itria e si tratta delle Grotte di Castellana: rappresentano uno dei complessi carsici sotterranei più importanti d’Europa e si sono formate all’incirca 100 milioni di anni fa, ossia nel Cretaceo superiore.

Per visitare questo ambiente fatto di stalattiti, stalagmiti, grotte e canyon, ci sono due percorsi, uno breve e uno più lungo che si snoda per ben 3 km. La porta d’ingresso alle Grotte di Castellana è l’iconica voragine de La Grave, profonda ben 60 m: la temperatura all’interno non supera solitamente i 16° C, anche perché in alcuni punti le grotte arrivano a una profondità di circa 122 m.

Tra gli ambienti più belli che si possono scorgere durante la visita ci sono la Grotta Bianca con formazioni in bianco alabastro, la rosseggiante Sala del Grand Canyon, il Laghetto dei Cristalli e il Passaggio del Presepio con una roccia che ricorda le sembianze della Vergine Maria.

Locorotondo

Buon cibo, ottimo vino e bellezze architettoniche: questa è Locorotondo, che appare ai visitatori da lontano come un bianco presepe abbarbicato a spirale su un’altura. Sugli stretti vicoli del borgo si affacciano le cummerse, abitazioni dipinte di bianco con caratteristi tetti a punta. Sono molti i belvedere che si incontrano a Locorotondo, situati a 400 m di altezza con vista spettacolare su tutta la Valle d’Itria: non sono poche le cantine situate nei pressi di queste terrazze, dove i visitatori possono godersi il panorama mentre sorseggiano un buon bicchiere di vino bianco Locorotondo DOC.

Da vedere la Chiesa di S. Giorgio della fine del ‘700, la seicentesca Chiesa di San Nicola ricca all’interno di affreschi legati al santo e bassorilievi raffiguranti la Crocifissione di Gesù.

Cisternino

La strada per arrivare a Cisternino si insinua nella parte più verdeggiante e lussureggiante della Valle d’Itria, tra altipiani ricoperti in gran parte da uliveti. Il centro storico, circondato dai resti di un’antica cinta muraria risalente al XIII secolo, si caratterizza per le case bianche, le scalinate e gli archi che celano botteghe e macellerie dalle quale proviene il profumo delle bombette arrostite preparate con la carne di maiale.

In Piazza Garibaldi si erge la Torre Normanno Sveva, alta 18 m e in passato parte delle mura di Cisternino, mentre nella pittoresca Piazza Vittorio Emanuele sorge la Torre dell’Orologio eretta nel 1850 in stile neoclassico. Da vedere poi, all’interno della Chiesa di San Nicola, la Vergine con Bambino scolpita da Stefano di Putignano nella viva roccia, mentre nei sotterranei sono presenti i resti di un’antichissima chiesa fondata dai monaci basiliani.

Martina Franca

La cittadina che ospita il famosissimo Festival della Valle d’Itria è un vero scrigno di tesori baroccheggianti e sorge in una zona dove non è raro vedere asini e cavalli murgesi pascolare liberi.

La Basilica di San Martino è il vero orgoglio del borgo e risale al XVIII secolo: la spettacolare facciata in marmo bianco cela interni ricchissimi di opere d’arte, tra le quali dipinti settecenteschi del Carella e un presepe di Stefano da Putignano.

Piazza Roma è il cuore pulsante di Martina Franca e qui si affaccia il Palazzo Ducale, splendido esempio di arte barocca e rinascimentale: bellissime la Sala della Bibbia, quella del Mito e la Sala dell’Arcadia.

Altrettanto splendidi il Palazzo Barnaba con i suoi balconcini lignei, l’antichissimo Palazzo Turnone e il Palazzo Ancona con la facciata caratterizzata da un mascherone apotropaico e dalle cariatidi.