Il Giardino di Ninfa è uno stupendo esempio di giardino situato ai piedi dei monti Lepini, nel Lazio meridionale. Ospita al suo interno delle bellissime strutture medievali, in una sintesi perfetta di natura e costruzioni storiche.
Il Giardino di Ninfa si trova all’interno del territorio di Cisterna di Latina, al confine tra i comuni di Sermoneta e Norma. Si estende per otto ettari circa. Il nome del borgo che lo ospita proviene da un piccolo tempio costruito in epoca romana dedicato alle ninfe Naiadi.
Cosa tratteremo
La storia del giardino di Ninfa
A partire dal IX secolo ad amministrare la città di Ninfa furono diverse famiglie nobiliari, tra cui i Tuscolo e i Frangipane. Quest’ultima fece fiorire l’architettura della piccola città, facendole acquistare un rilevante ruolo economico e politico.
Nella metà del XII secolo, il cardinale Bandinelli fu nominato papa col nome di Alessandro III all’interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, di cui i resti sono ancora presenti. Dopodiché, ad amministrare il borgo fu la famiglia Colonna e, infine, i Caetani.
Proprio questa famiglia creerà il giardino di Ninfa, durante il XVI secolo. Precisamente, il cardinale Nicolò III della famiglia Caetani, realizzandolo proprio vicino alla rocca medievale.
Il giardino è circondato da mura ad impianto regolare, all’interno delle quali sono state coltivate tante varietà di arance e agrumi. Tra questi proprio il citrus Cajetani, conosciuto anche come trombolotto di Sermoneta.
Nel XVII secolo fu il duca Francesco IV a prendersi cura del giardino. Fu proprio lui a costruire le polle d’acqua e le fontane.
Il giardino di Ninfa a partire dall’Ottocento
Anche durante il corso dell’Ottocento i Caetani, attraverso la moglie e i figli di Onoraro, si occuparono dell’oasi, creando uno splendido giardino in stile inglese, bonificando alcune paludi ed estirpando delle piante infestanti che avevano ricoperto i ruderi di alcune costruzioni antiche, poi restaurate.
Marguerite Chapin, moglie di Roffredo Caetani, si occupò del giardino introducendo alcune nuove specie di rose e arbusti che resero ancora più incantevole questo già bellissimo giardino. Negli anni Venti e Trenta del Novecento, la stessa spalancò i cancelli del giardino ad artisti e letterati che ne apprezzarono le bellezze uniche.
L’ultima erede Caetani a gestire il giardino Lelia, figlia di Roffredo Caetani, pittrice e artista a tutto tondo, riprodusse molteplici volte il giardino all’interno dei suoi quadri.
Nel 1976 fu istituita un’oasi WWF a sostegno della fauna e della flora del luogo. Oggi questo luogo si presenta come una rovina molto pittoresca con i ruderi di un castello, di chiese e palazzi, oltre a caratteristici campanili di epoca medievali.
Dal vicino monte sgorgano anche alcuni ruscelli che tra aprile e maggio si concedono in tutto il loro splendore alla vista dei visitatori, anche grazie alla fioritura di alcune piante.
Orari e biglietti per visitare il giardino
All’interno del sito ufficiale dei Giardini di Ninfa è possibile vedere gli orari e i prezzi del biglietto per accedere al sito.
Il biglietto ha un costo di poco meno di sedici euro ed è aperto dalle 9 alle 18 durante il mese di giugno, mentre a luglio, agosto e settembre l’apertura del giardino si prolungherà di mezz’ora, arrivando alle 18:30. Ad ottobre e a novembre, invece, sarà possibile accedere dalle 9 alle 15:30.
Come arrivare e informazioni utili
Il giardino di Ninfa è raggiungibile in molteplici modi, anche se risulta essere un luogo poco servito dai mezzi pubblici. Sicuramente il mezzo più facile per arrivare a Ninfa è l’automobile, partendo da Roma e percorrendo la strada statale numero 148, proseguendo fino allo svincolo per Borgo Bainsizza.
Ovviamente, se si vuole arrivare in treno o aereo, è consigliato arrivare fino a Roma e seguire l’itinerario prima citato.
Il Giardino di Ninfa possiede un grande parcheggio che può ospitare automobili ma anche camper e pullman turistici. I percorsi di visita guidata partono ogni dieci minuti e durano un’ora circa. Sarà possibile fare il giro del parco solo con visita guidata e in gruppi.
Inoltre, proprio vicino ai Giardini di Ninfa è presente anche il Parco Naturale Pantanello. Questo propone un ambiente unico tipico delle paludi Pontine, con alcuni laghi e una vegetazione indigena.
Il Giardino di Ninfa racchiude al suo interno bellezze uniche, rese possibile dall’evergetismo di alcuni uomini e donne straordinari che hanno curato fino ai giorni nostri un luogo dall’evidente valore storico e naturalistico.