Brisighella è un comune collinare e medievale dell’Emilia-Romagna, stretto tra la città di Faenza e quella di Ravenna. È noto per essere uno dei Borghi più Belli d’Italia. È stato anche insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, che l’ha premiato non solo per bellezza ma anche per accoglienza.
Cosa tratteremo
Brisighella: un po’ di storia
Sorge sui tre colli tempestati di Selenite, il gesso cristallino che per anni è stato il mezzo di sostentamento dell’intera città. Per questo, Brisighella è meta ideale soprattutto di un weekend all’aria aperta, perché per visitarla non ci vorrà più di una giornata a piedi.
S’inizia con le case colorate della via del Borgo, che fanno da sfondo alla sua storia. Costruita nel XIV secolo a scopo difensivo, questa strada, detta anche via degli Asini, serviva a trasportare il gesso e sbuca in piazza Marconi. Qui è possibile visitare il Duomo, con la sua pianta a croce greca. È stato realizzato nella seconda metà del XVII secolo e conserva numerose opere d’arte, tra cui la tavola quattrocentesca della Madonna delle Grazie, quella di San Michele Arcangelo e quella rappresentante l’Adorazione dei Magi.
Giusto di fronte, si trova la Rocca Manfrediana, dai cui camminamenti è possibile ammirare il panorama sulla Valle del Lamone. Eretta nel 1228 dai Signori di Faenza, ha ancora tutte le sue torri. La più alta è datata 1503, quando il forte passò a Cesare Borgia.
Il biglietto per visitarla ha un prezzo di 3 euro e comprende l’ingresso al Museo Giuseppe Ugonia, pittore e litografo locale che espose anche agli Uffizi ed al British Museum. Inclusa anche la visita all’esposizione interna al castello, con reperti di epoca pre e protostorica, provenienti dalle vicine Grotta dei Banditi, casa romana del Carnè e cava della Lucerna.
Presso i torrioni, sono visibili anche i materiali rinvenuti nel castello medievale di Rontana, ormai distrutto. Mentre una seconda sezione è dedicata alla Rocca, con la riproduzione degli ambienti che furono.
Il castello può essere visitato solo sabato, domenica, festivi e prefestivi, fino alle 19:30 (in primavera-estate), con pausa per il pranzo dalle 12:30 alle 14:30.
A contatto con la natura e la cultura
Lungo il crinale dell’Appennino, sono presenti altre fortificazioni di rilievo storico, come la Torre dell’Orologio, realizzata in gesso, a cui ci si arriva in 15 minuti tramite una strada panoramica immersa nel verde. Interessante anche la vista sui calanchi, conformazioni antichissime e di origine minerale, che, per effetto dell’erosione piovana, risultano azzurrine.
Danneggiata e ricostruita più volte, la struttura è del 1850, stesso anno in cui venne posto l’orologio, la cui caratteristica principale è che il quadrante indica sei ore anziché dodici. Ospita un’altra esposizione e l’ingresso è gratuito.
Siamo nel Parco Naturale della Vena del Gesso, candidato a Patrimonio UNESCO, dove val la pena visitare la Grotta del Re Tiberio, (Località Borgo Rivola), un itinerario che può essere percorso anche in macchina.
Lo spettacolo che attende i visitatori, presso il Sentiero dei Cristalli, è quello di una natura incontrastata, ricca dei colori e degli scorci di boschi e rupi di gesso: il momento ideale per scattare fotografie. La visita guidata è gratuita, ma attiva solo da maggio a settembre, inclusi i weekend (attenzione: chiude alle 15:30), e non è necessaria la prenotazione.
Sullo sfondo, si trova il Santuario della Madonna di Monticino, che custodisce la venerata immaginetta omonima, in terracotta policroma, di autore sconosciuto (anno 1626). Al momento, la chiesa non accoglie visitatori, ma la vista da quissù merita il viaggio. Si trova alla fine della salita che porta alla Rocca e ci si arriva tramite la Strada Provinciale per Riolo Terme.
Dove mangiare a Brisighella
Brisighella è conosciuta anche per la sua ricca tradizione culinaria, rappresentata da enoteche, piccoli ristoranti e trattorie.
Qui si può provare il carciofo “moretto” che nasce spontaneo presso i terreni argillosi della zona. Sì anche alla pasta fresca fatta a mano, soprattutto se è la “spoja lorda“, fagottini riempiti di squacquerone e parmigiano, piatto tipico della città. Da non dimenticare: il tagliere con le specialità della regione, da accompagnare all’olio DOP di Brisighella, verdognolo, piccante ed aromatico. Tra i secondi, svetta la Mora Romagnola, da innaffiare col Sangiovese. Mentre un discorso a parte lo meritano “i frutti dimenticati” recuperati, come giuggiole, corbezzolo, sorbole e corniole, da accompagnare al pecorino di Brisighella.
Eventi e manifestazioni
Uno dei momenti migliori per visitare il “Borgo dei Tre Colli” è la primavera, stagione in cui la cittadina è presa d’assalto da chi ama le sagre. In questo periodo, la Rocca è aperta secondo l’orario continuato.
In estate, c’è la Festa Medievale: una vera e propria rivisitazione storica con arcieri, falconieri e combattenti, che sfilano per le vie del centro. Ma da giugno ad agosto si può anche partecipare a “Cene nel borgo”, “Calici sotto ai Colli” e “Notte Romantica”, una serie di iniziative messe in atto per gustare le tipicità di Brisighella, sullo sfondo notturno degli scorci più belli.
Come arrivare a Brisighella
Chi arriva con la macchina, può lasciarla presso la stazione dei treni; ma in giro per la città ci sono diversi parcheggi gratuiti. Il centro è anche il luogo di ritrovo di chi arriva col treno, dato che Brisighella è servita dalla linea regionale Faenza-Firenze.