La Garfagnana, il Chianti e la Val d’Elsa sono solo alcune delle tantissime cose da vedere in Toscana. Una regione che la storia e l’arte hanno segnato profondamente e meravigliosamente. Molti sono gli artisti che sono nati o hanno vissuto qui lasciando in eredità opere d’incommensurabile valore. Senza contare la ricchezza paesaggistica, che tanti turisti ha fatto innamorare, italiani e stranieri.
La Maremma Grossetana è un’altra di quelle zone da visitare assolutamente durante una vacanza in Toscana, terra di butteri che a cavallo si aggirano per lande vaste e selvagge. Si estende tra la foce del Chiarone e il Golfo di Follonica, includendo anche la Valle dell’Ombrone. Tra le tantissime cose da visitare sul territorio, ci sono Scarlino e Cala Violina, una delle più incantevoli spiagge non solo della Toscana, ma di tutta Italia.
Cosa tratteremo
La Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino e Cala Violina
Il piccolo ma pittoresco borgo di Scarlino sorge all’ombra di Poggio Ballone, in provincia di Grosseto, e il suo territorio fa parte dell’incontaminata Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino. Questa oasi si estende per quasi 9000 ettari e il suo nome ricorda gli antichi bandi che venivano emessi quando si decideva di vendere una porzione di terra o di bosco. L’attrezzata rete sentieristica permette a tutti di visitare questa riserva a piedi, in mountain-bike oppure a cavallo. Con l’opportunità dunque di scoprire inestimabili tesori come i resti della necropoli etrusca di Poggio Tondo, ma anche spiagge meravigliose. Cala Martina e Cala Francese sono due degli arenili che fanno parte della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino. Ma probabilmente la più bella e suggestiva è Cala Violina.
Il nome di questa spiaggia è davvero curioso ed è legato a una leggenda secondo la quale un violinista, giovane e innamorato, si ritrovò a suonare il suo strumento mentre passeggiava sulla battigia di questa caletta. Sarebbe legato a questo aneddoto la caratteristica della sabbia di questa spiaggia. Pare, infatti, emetta un suono simile a quello del violino non appena la si calpesti dolcemente.
Certamente Cala Violina è composta da sabbia chiara mista a granelli di quarzo che effettivamente, calpestati, danno vita a un suono melodioso. Ma è necessario che ci sia quasi totale silenzio, l’assenza pressoché totale di umidità e anche un moto ondoso calmo.
Si tratta comunque di un fenomeno non così raro, tanto che anche Marco Polo ha narrato una cosa simile, sulle dune del cinese Deserto del Dunhuang. Una strana vibrazione si sprigiona anche in altri luoghi del mondo, da Souris sull’isola canadese di Prince Edward a Singing Beach nel Massachusetts, fino a Fort Dauphin nel Madagascar.
Alla scoperta di Cala Violina
Lo scenario che si presenta a coloro che decidono di raggiungere Cala Violina è a dir poco idilliaco. Arenile chiaro e un mare cristallino che mostra sfumature smeraldine. Anche grazie alla macchia mediterranea che cinge la spiaggia alle spalle, arrivando a lambire quasi le acque. Non ci si aspetti la presenza di lidi e stabilimenti balneari perché non ve ne sono. Non manca però un chioschetto dove è possibile acquistare qualche bevanda fresca e uno spuntino; da consumare all’ombra della pineta dove sono stati collocati panche e tavoli in legno che ben si integrano con l’atmosfera bucolica.
Facendo parte della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino, Cala Violina in estate presenta un accesso limitato di solo 700 persone al giorno. In modo da preservare il più possibile l’ecosistema della riserva stessa.
Cala Violina si trova incastonata tra due promontori. Quello di Punta Martina a settentrione (il quale separa la spiaggia da Cala Martina) e quello di Punta Le Canne a meridione.
Come arrivare
Sono fondamentalmente due le strade per arrivare a una delle più belle spiagge toscane e la più facile parte all’altezza di Pian D’Alma. Si percorre la Strada Provinciale delle Collacchie n.158, che collega Castiglione della Pescaia e Follonica. A partire dal km 10, si seguono le indicazioni alla volta di Cala Violina. Si arriva così a una stradina sterrata per poi parcheggiare e proseguire a piedi per poco meno di 2 Km, camminando nel cuore di una verdeggiante e profumata pineta.
L’alternativa è ben più ardua da percorrere, seppure non impossibile, ma certamente ben più panoramica. In questo caso si percorre sempre la Strada Provinciale delle Collacchie, fermandosi però alla località del Puntone. Si prosegue così costeggiando il lungomare Garibaldi di Scarlino e poi il porticciolo turistico del borgo. Largheggiando infine presso il ristornate “Il Cantuccio”. Da qui inizia un percorso faticoso verso Cala Violina, che però regala viste spettacolari sulla costa grossetana, passando prima per Cala Francese e poi per Cala Martina. Quest’ultima, piccola baia riparata dai venti, è legata alla figura di Giuseppe Garibaldi. Egli da qui infatti ripartì, dopo essersi fermato a Scarlino nel 1849, durante la sua fuga dalle Guardie Pontificie.