Il Parco Nazionale del Pollino rappresenta l’area naturalistica più grande di tutta l’Italia meridionale.
Si estende tra la Calabria e la Basilicata, tra le province di Cosenza, Matera e Potenza ed è Patrimonio dell’UNESCO. Ricco di biodiversità, ha il suo simbolo nel Pino Loricato, la cui bianca corteccia a scaglie ricorda l’armatura dei legionari romani. Uno di essi è il più antico di tutta Europa, vantando un’età di 1230 anni circa. Tra borghi e siti naturalistici, sono molte le cose da vedere nel Parco del Pollino, alcune delle quali assolutamente imperdibili.
Cosa tratteremo
La Grotta delle Ninfe
A Cerchiara, nel cosentino, si trova questo stretto canyon scarsamente illuminato dal sole e attraversato da un ruscello. Questo sfocia poi in una piscina di calda e benefica acqua termale, circondata da chiare rocce calcaree.
Questo incantevole luogo è soprannominato la Grotta delle Ninfe. Secondo la leggenda, è qui che riposava Calipso, la nereide che si innamorò perdutamente di Ulisse.
San Severino Lucano
In provincia di Potenza, tra il mar Tirreno e lo Ionio, si trova questo grazioso borgo famoso per la presenza del Santuario della Madonna del Pollino. Questo è situato a 1537 m. di altezza all’ombra del monte Pollino.
Pare sia stato costruito sul luogo dove la Vergine apparì a un pastore. Si raggiunge tramite un sentiero immerso nella natura che termina al cospetto della statua in bronzo della Madonna del Du Barry.
Viggianello
Questo incantevole borgo sorge nel cuore della Valle del Mercure. Una passeggiata tra i suoi vicoli permette di scoprire i resti delle laure eremitiche costruite dai basiliani. Come anche la Cappella di San Sebastiano di origine bizantina e il Castello Normanno Svevo del XII secolo che domina Viggianello dall’alto.
Da non perdere poi una visita al Convento di Sant’Antonio a Pantana, dove è custodita la Vergine con Bambino di Pietro Bernini.
Papasidero
Tra le cose da vedere assolutamente nel Parco del Pollino c’è il borgo di Papasidero, situato all’ombra del Monte Ciagola nel cosentino.
Qui che si trova il bellissimo Santuario della Madonna di Costantinopoli, costruito nel ‘600 sulle rive del fiume Lao. Papasidero è raggiungibile superando un pittoresco ponticello nato sui resti di un altro ponte medioevale.
Pare che il Santuario si sia sviluppato da una chiesetta utilizzata in passato come lazzaretto nel corso della peste del 1656.
Grotte del Romito
Restando nel territorio di Papasidero, non si possono non visitare queste grotte che rappresentano uno dei più importanti siti preistorici d’Italia. All’interno sono stati rinvenuti i segni della presenza dell’uomo, risalenti a un periodo che va dal Paleolitico al Neolitico.
L’arte rupestre è ciò che colpisce maggiormente di queste grotte, in particolare il toro inciso su un grande masso inclinato. Le proporzioni dell’animale sono corrette e il tratto evidenzia una mano ferma ed esperta.
Civita
Nel cuore della Riserva delle Gole del Raganello si trova questa cittadina, in provincia di Cosenza, nota per la presenza delle kodra, le case parlanti.
Qui permane, nella lingua e nelle tradizioni, la cultura albanese, figlia dell’immigrazione che si verificò nel Sud Italia tra il XV e il XVII secolo. Il Museo Arbëresh narra questo antico fenomeno storico, tra costumi tradizionali, foto, libri e icone come la bella Madonna dell’Odigitria.
Castello di Valsinni
Nel borgo di Valsinni, in provincia di Matera, si trova questo paese che ha nel Castello il suo simbolo principale.
Costruito sui resti di una fortezza longobarda, la sua storia è legata all’amore platonico di Isabella Morra, narrato anche da Benedetto Croce.
La poetessa, innamorata segretamente del bel Diego Sandoval, fu trovata e uccisa dai suoi fratelli quando la scoprirono. In molti dicono che in realtà fu imprigionata a vita, ma in ogni caso pare che il suo spirito disperato aleggi ancora tra le stanze del castello.
Bosco Magnano
Bosco Magnano è uno dei gioielli naturalistici del Parco del Pollino, vera oasi regno della biodiversità dove ci si ritrova a camminare tra pioppi, frassini, cerri e faggi, con il costante gorgoglio dei torrenti in sottofondo.
Oltre a godersi la natura o fare un tuffo delle acque fresche dei fiumiciattoli, ci si può divertire nel Parco Avventura realizzato proprio tra gli alberi di Bosco Magnano.
Gole del Raganello
Polle d’acqua, cascate e alte pareti di roccia che sfiorano i 700 m. di altezza: è questo lo spettacolo che attende coloro che si avventurano nelle Gole del Raganello, lunghe ben 13 km.
Molti le raggiungono per praticare canyoning tra le sue rapide, mentre altri si avventurano alla scoperta di angoli spettacolari. Tra questi il Tunnel dei Colombacci, la Forra d’Ilice e le grotte dove un tempo i malfattori e i briganti trovavano rifugio.
Morano Calabro
Non si può lasciare il Parco del Pollino senza scoprire questo splendido borgo che ha visto la presenza dell’uomo già nel 300 a.C..
Oltre ai resti del Castello Normanno, si consiglia di visitare la Chiesa di S.Maria Maddalena, con l’iconico campanile decorato con maioliche gialle e verdi e lo splendido polittico del Vivarini all’interno, ma anche la Collegiata dei Santi Pietro e Paolo, la quale custodisce due statue di Pietro Bernini.