Acque cristalline, sabbia bianca, ristoranti raffinati e di classe, residenze lussuose ed esclusive. Saint Barth è quel piccolissimo angolo di paradiso, la sua superficie è di poco oltre i 20 km², situato nel mar dei Caraibi. La più piccola tra le isole delle Antille è un dipartimento francese che eredita dalla sua posizione geografica la spettacolare bellezza e dalla sua appartenenza politica la cultura, la lingua e la raffinatezza, tipica dello Stato europeo.
Leggi qui l’articolo che parla di Martinica, la meraviglia dei Caraibi.
Cosa tratteremo
Cenni storici
L’isola fu scoperta da Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio. Prende il nome di Saint Barthelemy, meglio nota come Saint Barth, in onore del fratello Bartolomeo. Fino al 1878, quando l’isola torna definitivamente di proprietà francese, la sua storia è curiosa e affascinante. Colonizzata dai transalpini, passò in mano maltese per un breve periodo, prima di essere ceduta alla Svezia in cambio della possibilità di utilizzare il porto di Goteborg da parte dei francesi.
É a questa parentesi, durata quasi 100 anni dal 1784 al 1878, che si devono i nomi delle strade come Kungsgatan o Nygatann, che di caraibico non hanno davvero niente. La stessa Gustavia, capitale di Saint Barth, deve il suo nome a Gustavo III, re della Svezia.
L’altra metà delle strade prende il nome dai pirati famosi che nel passato hanno utilizzato l’isola come base strategica per i loro attacchi alle navi commerciali di passaggio. Il trampolino di lancio che ha trasformato Saint Barth da meta turistica da soli 300 visitatori l’anno ad ambito e rinomato approdo lussuoso per oltre trecentomila turisti, è stato l’acquisto di una proprietà da parte dell’americano Rockefeller nel 1957.
L’isola dei miliardari, tra lusso e bellezze naturali
Nell’isola di Saint Barth non ci sono molte strade né alberi, se non le palme in prossimità del mare. Le baie sono tranquille, passano quasi inosservate. Ciò che contraddistingue gli abitanti e l’architettura del luogo, infatti, quasi fosse una filosofia di vita, è la discrezione. Probabilmente anche per questo l’isola è stata eletta come meta preferita dai vip di tutto il mondo.
La trasformazione non ha interessato soltanto i frequentatori di Saint Barth, che da marinai sono diventati miliardari, ma anche le merci. Con i beni di lusso che hanno sostituito gli attrezzi da lavoro, e il porto. Questo non ospita più navi da trasporto o golette a vela, ma lussuosissimi yacht e navi da crociera.
Saint Barth conquista per il suo spirito vivace, per l’eleganza e la raffinatezza delle sue costruzioni. E ancora, per l’abbagliante mare che la circonda e le sue ineguagliabili bellezze naturali. Le principali attrazioni dell’isola, oltre alle strade ai lati delle quali sorgono lussuosi hotel, deliziosi ristoranti e boutique d’alta moda, sono naturalmente le spiagge.
Dalle piccole insenature, all’interno delle quali è possibile nascondersi alla ricerca di privacy e relax, alle distese di sabbia bianca. Qui si può passeggiare cullati dalle acque cristalline, in attesa dei tramonti spettacolari che l’isola regala.
Le spiagge di Saint Barth
La ricchezza dell’isola si chiama turismo, una risorsa che da sola basta a occupare praticamente quasi la totalità dei suoi abitanti, con una disoccupazione al di sotto del 2%. Un turismo attratto dalla sabbia bianca delle sue spiagge e dal mare cristallino che le bagna.
Il periodo migliore per visitare Saint Barth è quello che va da dicembre ad aprile, quando il caldo è meno intenso e le piogge praticamente assenti. Da evitare i mesi estivi, quando addirittura alcuni hotel chiudono, attraversati non di rado da pericolosi uragani.
La spiaggia più frequentata di Saint Barth è Saint Jean. Qui si susseguono bar e ristoranti tra i più rinomati dell’isola e dove è possibile praticare diversi sport acquatici. Molto più riservata e tranquilla è Colombier che, completamente circondata da una ricca vegetazione e priva di una vera e propria strada d’accesso, è raggiungibile a piedi o via mare.
Altrettanto selvaggia si presenta Gouverneur. Mentre il villaggio di Corossol offre un piccolo scorcio della vita dei pescatori che lo abitano e delle loro attività lavorative. Flamands Beach, Saline, Marigot, Lorient, sono soltanto alcune tra tutte le altre spiagge che immancabilmente si presentano con la loro sabbia bianca e il mare turchese per un viaggio e un’esperienza unica e indimenticabile tutta da scoprire.