Il Rifugio Friedrich August si trova a 2.300 m a Col Rodella, nel gruppo montuoso del Sassolungo sulle Dolomiti. Precisamente, a cavallo tra la Val Gardena e la Val di Fassa, in Trentino Alto Adige.
È un rifugio molto pittoresco con arredi in legno e vetrate grandi per ammirare il panorama incantevole che lo circonda. Dall’esterno, il rifugio è talmente integrato al contesto montano che sembra incastonato nella roccia.
Cosa tratteremo
Dove inizia il Friedrich- August Weg
L’escursione che si propone in queste pagine è piuttosto facile e alla portata di tutti. Ciò non toglie che non sia un percorso avvincente e pieno di sorprese. Vediamolo insieme.
Innanzitutto, l’escursione parte dal Passo Sella e segue un itinerario storico per raggiungere il rifugio Friedrich- August. Si tratta, infatti, di una via antica dedicata a Federico Augusto III, l’ultimo re di Sassonia nei primi anni del ‘900. La dedica è nata proprio dal fatto che il re tedesco amava passeggiare tra il Sassolungo e il Catinaccio. È un sentiero che parte proprio da Passo Sella e arriva fino alle porte dell’Alpe di Siusi.
L’arte tra le montagne: il Parco di Arte Sella
Prima di intraprendere il sentiero che porta al rifugio, una volta arrivati a Passo Sella, un luogo che merita di essere visitato è sicuramente il Parco di Arte Sella che si trovano a pochi minuti dal centro Borgo Valsugana.
Una volta arrivati ci si trova difronte a più percorsi espositivi d’arte moderna realizzati tra le montagne. Capolavori che possono essere visitati sia d’estate che d’inverno, in grado di catturare la bellezza in tutte le stagioni, sia con la neve, sia con il sole primaverile o estivo.
Il sentiero Friedrich-August Weg
Terminata la visita si può imboccare il sentiero che dal Passo Sella porta al rifugio. La prima tappa è quella del rifugio Salei. Il percorso non è particolarmente faticoso e ci si arriva in 20 minuti circa.
Durante il cammino il panorama permette di ammirare la maestosità dei monti Sassolungo e Sassopiatto.
Più ci si avvicina al rifugio Salei e più aumentano le probabilità di incontrare i primi esemplari di yak. Lo yak, per chi non conoscesse questo animale, è un bovino caratterizzato da una corporatura massiccia, un manto scuro, un grosso ciuffo che scende nel muso e ampie corna arcuate. È un animale che vive ad alte quote e può raggiungere anche una tonnellata di peso. Si nutre principalmente di erbe e piante erbacee.
Una volta arrivati al rifugio Salei, si prosegue il cammino per arrivare alla meta: il Friedrich August.
L’itinerario richiede almeno altri 25-30 minuti di tempo, ma il sentiero non presenta particolari difficoltà, per i meno allenati alla camminata in salita si consiglia di fermarsi di tanto in tanto.
Cosa fare durante la giornata
Una volta arrivati in cima, ovvero al rifugio Friedrich-August si viene accolti dal cartello con l’emblema dello yak. La prima cosa da fare è sicuramente quella di fermarsi per ammirare lo strepitoso panorama. Il posto si presta molto bene per concedersi un pranzo consumato all’esterno o per qualche ora passata al sole ad abbronzarsi.
Durante la giornata, si può andare a sciare. Nelle vicinanze del rifugio, infatti, sono dislocate diverse piste da sci tutte collegate con sistemi di risalita. Sul posto si trova anche un deposito sci e uno ski-lift privato che porta direttamente sulle piste evitando lunghe code e inutili attese. Le discese si prestano molto bene per chi va in vacanza con i bambini per fare una discesa con lo slittino o per giocare semplicemente con la neve.
Per chi non ama la neve può sempre optare per un’escursione fino all’Alpe di Siusi il cui percorso prevede un tempo di salita di circa 2 ore. Mentre per i più audaci le Dolomiti si prestano ad avventurose arrampicate.
Durante l’estate i sentieri si prestano molto bene per la corsa in mountain bike o e-bike, per passeggiate rilassanti e per gli amanti del volo c’è la possibilità di praticare il parapendio.
Il gusto delle Dolomiti: le prelibatezze da non perdere
Oltre alle varie attività che si possono fare una volta raggiunto il rifugio c’è anche la possibilità di degustare i piatti tipici altoatesini. In particolare, si potranno assaggiare colazioni molto abbondanti e menù tirolesi.
I piatti di carne si distinguono in quanto la carne proviene direttamente dagli allevamenti biologici del posto la cui razza è molto pregiata. Si possono altresì provare le prelibatezze dei dessert tra cui il tipico dolce del posto preparato con una frittata e una salsa di mirtillo rosso.
Gli ambienti che si trovano nel rifugio sono particolarmente calorosi perché costruiti per la maggior parte in legno, compresi gli arredi. Ogni stanza ha finestre molto grandi che danno sul belvedere e permettono di gustarsi il passaggio degli yak e dei cani di montagna che caratterizzano il luogo.