Alicudi è un’isola che fa parte dell’arcipelago delle Eolie ed è situata nella parte nord orientale della Sicilia.
Questo luogo è considerato un piccolo paradiso terrestre, dominato da una natura selvaggia e incontaminata dove il silenzio è sua parte integrante.
Cosa tratteremo
L’isola di Alicudi
L’isola di Alicudi conta solo 150 abitanti circa. Qui le attività commerciali sono quasi assenti e il territorio estremamente roccioso fa di essa un meta difficilmente raggiungibile. I residenti sono tutti concentrati nella parte sud orientale dell’isola, e si dividono nelle sei contrade di Alicudi Porto. La restante porzione dell’isola è totalmente disabitata.
I pochi turisti che decidono di farvi visita partono dalle isole più grandi, come quelle di Lipari e Salina.
In termini geologici, l’isola di Alicudi rappresenta la parte emersa di un vulcano ormai spento, generatosi circa 150 mila anni fa. Le sue antiche eruzioni hanno portato all’attuale forma.
Dei suoi oltre 2000 metri di altezza, solo 675 sono quelli sopra la superficie dell’acqua. Il culmine corrisponde con la cima del Monte Filo dell’Arpa.
Come si arriva ad Alicudi
Come ogni isola, anche Alicudi può essere raggiunta esclusivamente via mare, altrimenti in elicottero. Sull’isola, infatti, così come nelle restanti isole delle Eolie, non è presente alcun aeroporto.
Arrivare ad Alicudi, dunque, è possibile attraverso l’aliscafo o il traghetto, attraccando nell’unico porto dell’isola, ovvero Alicudi Porto.
Chi desidera partire dalla Sicilia alla volta di quest’isola, potrà optare solo per il porto di Milazzo o quello di Palermo. In estate, fortunatamente, si contano diverse tratte che consentono di arrivare ad Alicudi, che invece calano drasticamente durante l’inverno.
I visitatori che intendono esplorare il luogo, potranno farlo esclusivamente a piedi, in quanto sull’isola non sono presenti strade carrabili. I ogni modo, anche avvalersi di un’auto o di una moto sarebbe alquanto inutile. Le sue ridotte dimensioni, infatti, consentono di essere visitata comodamente a piedi.
In quest’isola, anche se sembra una condizione piuttosto rara visti i tempi moderni, ci si può spostare solo con le barche o con i muli. I muli sono adoperati per trasportare i carichi di merce attraverso le ripide scalinate che offrono un collegamenti tra il porto e l’unico centro abitato.
Alicudi, un’anima incontaminata e selvaggia
Come accennato in precedenza, Alicudi nasconde in sé un anima incontaminata e prettamente selvaggia.
Il fatto che non ci siano strade carrabili, attività commerciali, copiose abitazioni e qualsiasi altro mezzo di trasporto a motore, contribuisce ad accrescere il suo enorme fascino.
Qui il tempo pare essersi fermato e gli scenari che i vari angoli dell’isola offrono, sono davvero mozzafiato.
Un vero e proprio paradiso, dunque, ma come tale esso impone che uomo e natura coesistano senza recare danno l’uno all’altro, in un clima di totale equilibrio che è rimasto immutato da migliaia di anni.
Con queste premesse, dunque, è facile capire che a livello architettonico non c’è molto da vedere ad Alicudi. Ciò che fa da padrone in questo luogo è la natura che domina praticamente in ogni angolo e che la rende particolarmente affascinante perché è in netto contrasto con ogni altra meta turistica delle isole vicine e della Sicilia stessa.
Su quest’isola, come accennato, è possibile vedere solo barche che navigano tra una costa e l’altra e i muli adoperati per il trasporto delle merci. Non c’è illuminazione pubblica, non esistono né pub né esercizi commerciali, fatto salvo un solo giornalaio e una rivendita di generi alimentari. Ad Alicudi sono presenti pochi B&B, mentre c’è la totale assenza di banche e farmacie.
L’unica strada completamente pianeggiante è quella che costeggia il mare e che conduce verso il pontile. I restanti sentieri, tutti ripidi e impervi, conducono alle 6 contrade dell’isola e alla Fossa Gerace, luogo adoperato per la coltivazione.
Cosa vedere ad Alicudi
Unici monumenti storici di Alicudi si trovano nella contrada San Bartolo, con l’omonima chiesetta dedicata al patrono delle isole Eolie, e la chiesetta della Madonna del Carmine, edificata nella contrada che porta il suo stesso nome.
Poco distante da lì, nella contrata Sgurbio, sono presenti 5 abitazioni che prendono il nome dei sensi quali “udito, vista, tatto olfatto e gusto” ed accessibili solo attraversando sentieri piuttosto ripidi.
Infine, per quanto riguarda le spiagge, l’unica raggiungibile via terra è quella che prende il nome di Spiaggia Nera. Situata nella zona del porto e dove nei dintorni sono presenti delle graziose casette.
Altra spiaggia degna di nota è quella della Bazzina, presente nell’omonima contrada. Quest’insenatura è caratterizzata da un mare molto limpido e poco profondo, in cui gli amanti delle immersioni potranno ammirare una fauna marina davvero spettacolare.
Chi è amante delle escursioni, invece, può optare per quella che conduce al Filo dell’Arpa, punto più alto dell’isola e raggiungibile attraverso una scalinata in pietra molto ripida ma, allo stesso tempo, assolutamente panoramica e mozzafiato.