Il colle sul quale Perugia è stata costruita è un punto strategico che domina valli ed importanti vie di comunicazione, tra la Val Tiberina e la Valle Umbra.
Chi vi giunge può apprezzare questa città già dalla sua straordinaria struttura e dal paesaggio d’insieme; infatti, anche nelle zone dove l’espansione moderna ha raggiunto la parte più antica, è stata mantenuta un’identità organica e ben armonizzata con la morfologia del colle.
Dal basso la forma di Perugia appare allungata, segnata dai campanili e dalle lunghe mura; il suo rapporto con il territorio ricorda sempre lo stretto legame fra questa città e la campagna, il fulcro dell’economia locale fino al Novecento, periodo in cui sono cominciate a sorgere industrie alimentari e tessili che hanno cambiato il volto di tutta la zona.
Cosa tratteremo
All’interno delle Mura Etrusche: cosa vedere
Questo itinerario permette di conoscere la parte alta di Perugia, di origine etrusco-romana e, per sovrapposizione successiva, medievale che risulta tutta racchiusa entro le mura.
Il percorso si articola lungo le parti principali attorno alle quali, poi, si sviluppa la città originaria. Si tratta di Corso Vannucci, che va da nord a sud e rappresenta la direttrice primaria, e Via dei Priori, verso ovest, una strada di grande importanza da un punto di vista urbanistico.
Piazza IV Novembre, conosciuta anche come Piazza Grande, è da sempre il punto di riferimento civile e religioso della città; si trova al centro di cinque assi viari che costituiscono la struttura dell’antica città medievale. Qui si trovava il foro e sempre qui sono riconoscibili ancora monumenti legati all’impianto urbanistico di epoca romana.
Nel X secolo la sede episcopale fu trasferita a S. Lorenzo, e ciò contribuì rendere questa piazza il fulcro del potere politico e religioso di Perugia. Tra il Duomo ed il palazzo pubblico fu realizzata la spettacolare Fontana Maggiore, opera di Nicola Pisano. Questo monumento, fra i più belli della città, è il tratto finale dell’acquedotto; poggia su una massiccia gradinata ed è formata da due vasche di marmo concentriche e da una tazza in bronzo.
Le decorazioni indicano chiaramente il ruolo politico e culturale del Comune di Perugia di quel tempo; la scritta latina su uno dei bacini recita così “O passante osserva la vita del fonte giocondo; se la guarderai attentamente vedrai cose mirabili”
La Cattedrale, dedicata a S. Lorenzo, è il risultato di una serie di fasi che si sono succedute nei secoli, a partire dal 969 fino al 1729, quando venne realizzato il bellissimo portale che adorna la nuda facciata incompiuta, che si affaccia su piazza Danti. L’interno della Cattedrale, ampio e luminoso, si ispira alle chiese nordiche e si articola in tre navate suddivise da pilastri, abbelliti da interessanti capitelli. In essa sono conservati numerosi gruppi marmorei, dipinti e affreschi di notevole pregio oltre ad una bella Sacrestia e, annessi ad essa, dei suggestivi Chiostri dove si trovano raccolte di sculture, frammenti di marmo e lapidi appartenute alla Cattedrale romanica.
Negli ambienti della Canonica, che si sviluppano intorno ai Chiostri, si tennero vari Conclavi che elessero papi importanti come Celestino V nel 1294.
Prima di lasciare la piazza non si può non ammirare il Palazzo dei Priori, che rappresenta una delle più belle e grandiose espressioni dell’architettura medievale italiana. Una parte di questo edificio funge da collegamento fra piazza IV Novembre e Corso Vannucci, la strada più animata ed elegante della città dove vengono organizzate le principali manifestazioni.
Vi si affacciano il Palazzo del Collegio dei Notari, alcune piazze e vie minori degne di nota e Palazzo Donini, verso la parte finale del corso. Si arriva così a Piazza Italia, caratterizzata da un giardino con al centro la statua di Vittorio Emanuele II e da una serie di eleganti palazzi, tra i quali spicca il grande Palazzo della Provincia, di fine Ottocento.
Perugia insolita: la città sepolta
Un breve itinerario diverso dagli altri, ma anche molto più suggestivo, è quello che si sviluppa all’interno del colle Landone, proprio nel perimetro della Rocca Paolina ora distrutta, ma che era sovrapposta al quartiere medievale dei Baglioni, realizzato nel 1436 dai Malatesta Baglioni sulle abitazioni distrutte dei rivali Guidalotti.
Nel 1540 papa Paolo III Farnese volle edificare una grande opera a simboleggiare l’autorità del potere pontificio. La Rocca era composta da un’imponente fortezza a pianta rettangolare, posta sul colle Landone. La sua distruzione avvenne nel 1860, dopo l’annessione al Regno d’Italia.
Il restauro della sotterranea via Bagliona, e di ciò che resta delle strutture medievali, iniziò solo nel 1932 ed è stato portato a termine recentemente. A questa via si accede da Porta Marzia e il percorso sotterraneo si articola lungo le strutture, le case e le vie antiche, fra le quali è ben visibile la stratificazione delle varie epoche storiche.