Ci sono luoghi che la storia ha relegato nella leggenda e Cuzco non può non essere compresa tra questi. La città peruviana sorge in Perù a un’altezza di ben 3399 mt nel cuore delle Ande; è passata alla storia per essere stata il cuore pulsante dell’impero Inca fino all’arrivo dei conquistadores spagnoli nel XVI secolo. Il patrimonio archeologico, assieme all’architettura coloniale, ha reso Cuzco una città Patrimonio dell’UNESCO; senza peraltro dimenticare le bellezze non molto distanti da essa, da Machu Pichu alle fantastiche Montagne Arcobaleno.
Cosa tratteremo
Cuzco: l’ “ombelico del mondo” degli Inca
Il cuore di Cuzco è la grande Plaza de Armas, circondata da palazzi con balconi intagliati in legno, ristorantini caratteristici e chiese. Quello che è stato il cuore del potere religioso, amministrativo e culturale dell’impero Inca, è stata teatro della sanguinosa esecuzione di Tupac Amaru II avvenuta nel 1781; Tupac fu l’eroe guerriero che ha lottato per i diritti del suo popolo contro i colonizzatori spagnoli.
Su Plaza de Armas si affacciano la barocca Chiesa de la Compañia de Jesus e la cinquecentesca Cattedrale di Cuzco. Quest’ultima, dichiarato sito Unesco, la costruirono sulle vestigia del tempio inca Kiswarkancha; mostra uno straordinario mix di stili rinascimentale, gotico e barocco. Al suo interno è possibile ammirare dipinti andini tra cui uno che ritrae la Vergine Maria con un’ampia gonna raffigurante vette montuose e fiumi.
Non lontano dalla Cattedrale merita una visita il Museo Inka; sito peraltro in una delle più incantevoli dimore coloniali della città peruviana, realizzata con pietre Inca. Qui è possibile ammirare da vicino oggetti di uso quotidiano della civiltà precolombiana, tra tessuti coloratissimi, vasi cerimoniali, armi e mummie ottimamente conservate.
Vicino Plaza de Armas si trova il Mercado Central. Questo è un luogo imperdibile per coloro che vogliono immergersi nella cultura del popolo quechua; colori e profumi lo invadono e lo rendono perfetto per degustare la cucina locale; il pesce ceviche, la zuppa di quinoa, il lomo saltado e l’anticucho, simile a un piccante spiedino di carne.
Prima di immergersi pienamente nel mondo Inca, merita una visita il caratteristico quartiere di San Blas; splendido con le case bianche e le imposte blu. Tra botteghe di artisti e locali tipici, non è qui difficile incontrare una Chicherìa, dove degustare l’autentica birra a base di mais fermentato consumata dal popolo Inca.
Le memorie Inca a Cuzco
Il simbolo della civiltà Inca a Cuzco è senza dubbio la Piedra de los 12 Angulos. La si incontra percorrendo la Via Hatun Rumiyoc ed è parte delle mura del Palazzo dell’Arcivescovo. La si nota subito per i suoi dodici angoli e per l’essere perfettamente incastonata, senza che vi sia spazio con le altre pietre circostanti. Si stima che il suo peso sia pari a 600 tonnellate e che, se fosse rimossa, causerebbe il crollo dell’intera struttura.
Tra i siti Inca più importanti a Cuzco c’è il Tempio del Sole di Coricancha, dedicata al dio Inti; oggi di questo tempio resta ben poco, se non il basamento della Chiesa di Santo Domingo; gli spagnoli la costruirono sopra il tempio nel XVII secolo e crollò in seguito a causa di eventi sismici. Coricancha era un sito grandioso, con un santuario rivestito di foglie dorate; i loro riflessi illuminavano il disco d’oro presente al centro, circondato peraltro dalle mummie di diversi imperatori Inca.
Altrettanto affascinante è poi la Fortezza di Sacsayhuamán, eretta sotto il dominio di Pachacutec tra il ‘400 e il ‘500. Si pensa che la fortezza abbia avuto un mero scopo cerimoniale; anche se ancora oggi gli studiosi non si spiegano come gli Inca abbiano potuto trasportare pietre di 300 tonnellate, dando vita a mura ciclopiche. Il momento migliore per visitare Sacsayhuamán è durante il Solstizio d’Estate, quando si celebra l’inti Raimi con tanto di riti tramandati dagli Inca.
Da Cuzco si possono poi raggiungere luoghi dal grande significato storico e naturalistico, come ad esempio la Montaña de los 7 colores. Si tratta di rilievi montuosi che, per via dei sedimenti di ferro, dolomite, zolfo, rame ed ematite, presentano colorazioni di rosso, arancio, giallo e verde.
Come non citare poi Machu Pichu, antica città Inca adagiata a 2430 mt di altezza sul fianco della Cordillera de Vilcabamba; il Museo Machu Pichu di Cuzco, sito nell’antica Casa Concha, custodisce tutti i reperti recuperati nel sito al momento della sua scoperta nel 1012.